Novantanove lunghi chilometri: sono quelli che il fiume Santerno percorre dalla sua sorgente presso il passo della Futa, il valico tra Mugello e Romagna toscana che è anche il luogo dirimente fra Appennino tosco-emiliano e Appennino tosco-romagnolo, fino a quando non si getta nel Reno, il fiume più lungo dell'Emilia-Romagna.
Un territorio variegato, quello che attraversa, punteggiato di mulini: ancora nel Novecento si contavano 74 mulini lungo il corso del Santerno, di cui ben 59 dedicati a trasformare in farina le castagne, prodotto simbolo del territorio appenninico.
La maggior parte di questi si trovava infatti nell'alta valle del Santerno: ben 46 si trovavano infatti nel comune di Firenzuola (FI), uno dei centri più rilevanti lungo il corso di un fiume che, per la poca antropizzazione dei territori che attraversa nella sua parte iniziale, ha una qualità delle acque molto alta, tra le migliori di tutti gli affluenti del Reno.
Chiare, fresche e dolci acque del Santerno
Per goderne, ci si deve muovere da Firenzuola verso la Romagna lungo la SS Montanara Imolese (SP610 in Emilia-Romagna), la strada che collega la cittadina a Imola costeggiando tutto il corso del fiume.
In questo tratto del Santerno si trovano tantissime spiagge d'acqua dolce, tutte con percorsi di avvicinamento brevi rispetto alla strada, ma difficilmente visibili dalla carreggiata. Per scoprire le migliori e le più adatte alle vostre esigenze, le più belle spiagge del Santerno sono recensite in weBeach - Emilia Romagna.
La celebre Cascata di Moraduccio è una delle spiagge più gettonate sul Santerno
Una volta superato il confine regionale, a metà strada tra Firenzuola e Imola, sorge il piccolo borgo di Castel del Rio (BO).
Poco più di un migliaio di anime presidiano questo angolo di Romagna con una storia millenaria: le origini dell’insediamento sono addirittura celtiche, risalgono al V sec a.C.
Tutto il centro storico è di origine medioevale, periodo di massimo splendore della cittadina, sorta originariamente come mercato sulle rive del fiume rispetto alla prima residenza nobiliare degli Alidosi, famiglia nobile feudataria del territorio, oggi un rudere ancora visibile conosciuto come Castellaccio, che troneggia sulla collina alle spalle del borgo.
La spiaggia urbana di Castel del Rio, adiacente al ponte Alidosi
Oltre alle tracce più visibili dell’antichità, Castel del Rio porta anche le cicatrici della Seconda Guerra Mondiale: in questa zona si era arroccata la Linea Gotica e l’occupazione nazista fu particolarmente aspra, con omicidi, deportazioni, scontri civili e ingenti distruzioni portate dai bombardamenti aerei. Il 27 settembre 1944 Castel del Rio fu il primo comune della provincia di Bologna liberato dagli Alleati.
I grandi monumenti che contraddistinguono il paese sono comunque cinquecenteschi: il Palazzo Alidosi e il Ponte Alidosi sono due opere di Rinascimento fiorentino piuttosto ambiziose.
Il Palazzo, progettato probabilmente dal Bramante, non venne mai completato definitivamente.
Salita al ponte Alidosi
Il Ponte, insignito del titolo di monumento nazionale, è stato recentemente restaurato ed è dotato di un'unica campata, con la classica forma arcuata a schiena d’asino, particolarmente ripida, tipica dei ponti di epoca medievale.
Sorge proprio sul corso del Santerno ed è probabilmente il più famoso punto di attraversamento del fiume. Gli Alidosi, che avevano perso la signoria di Imola, lo fecero costruire nel 1499 per dar prova della loro persistenze potenza e presa su Castel del Rio, a cui il ponte fruttò discreti vantaggi economici.
Oggi il ponte domina una zona ben tenuta sulle rive del fiume, una vera e propria spiaggia urbana dove potersi rilassare, rinfrescare all'ombra delle acacie e fare un tuffo nella piscina naturale che si è creata ai piedi di uno strano masso a forma di fungo. Questo tratto del Santerno viene anche utilizzato per escursioni in kayak.
La spiaggia di Castel del Rio, ideale per le famiglie con bambini
Anche se la spiaggia urbana di Castel del Rio non può rivaleggiare con la natura selvaggia e meno contaminata dall'intervento umano di altre spiagge d'acqua dolce lungo il corso del fiume, è perfetta per abbinare la visita ai monumenti cinquecenteschi e al centro storico di questo pittoresco e caratteristico borgo appenninico ad un tuffo nelle purissime acque del Santerno.