Natare. Nuotare, ma anche, in senso esteso, scorrere. E’ da lì che nasce la parola Natisone, che in senso più pratico e meno etimologico nasce nelle vicinanze della piccola cittadina di Prossenicco, in Friuli, al confine con la Slovenia.
E infatti poi in Slovenia ci passa quasi subito, percorrendo un lungo tratto nella zona di Kobarid, che rievoca ricordi dolorosi, a noi italiani e non solo. Kobarid fu Caporetto, e proprio in queste terre attraversate dal fiume morirono a centinaia durante la Prima Guerra Mondiale.
Il Natisone torna in Italia nei pressi di Stupizza e scende placido in una vallata collinare, dall’altitudine limitata, addentrandosi in territorio italiano e punteggiandosi di spiagge dove rilassarsi al fianco delle sue verdissime acque.

Una spiaggia sul Natisone, non lontano da Cividale
Cividale, Forum Iulii
Prima di gettarsi nel fiume Torre a sud di Udine e contribuire al corso dell’Isonzo in territorio italiano, il Natisone attraversa e rende unico un borgo magico come Cividale del Friuli, una vera e propria chicca da non perdere quando si attraversa la valle.
Oggi cittadina di circa diecimila abitanti, Cividale è stata fondata da Giulio Cesare con il nome diForum Iulii, toponimo da cui nasce il nome Friuli. Fu poi un importante insediamento longobardo, di cui rimangono diversi monumenti a ricordarne l’insediamento: fu la capitale del primo ducato longobardo in Italia, e venne ribattezzataCivitas Austriae, città dell’Austria, da cui poi si è evoluto il nome odierno.

Cividale del Friuli - By Welleschik - Own work, CC BY-SA 3.0
Il Ponte del Diavolo di Cividale
Più di tutto, però, colpisce il suo rapporto con il fiume che la attraversa: il centro storico della città fiorisce sulle ripide sponde di una profonda gola scavata dal Natisone e attraversata dal Ponte del Diavolo.
Già, forse un nome non particolarmente originale. Leggenda vuole che solo il diavolo in persona potesse costruire il ponte, e accettò di farlo in cambio dell’anima del primo passante: anche questa una storia comune a tanti altri ponti del diavolo sparsi per il nostro Paese.
Il bello è che le due arcate del ponte poggiano su masso in mezzo al letto del fiume, che secondo il mito fu piazzato lì dalla nonna del diavolo, convocata appositamente per l’operazione. Fatto sta che lo scenografico ponte è lì da quasi 600 anni: venne costruito nel 1442, e da allora chi vi passa sopra può ammirare lo scorrere di un fiume unico, con le sue acque smeraldine.
Quello stesso fiume che weBeach vi racconterà nel dettaglio nella seconda edizione della guida del Friuli, in via di conclusione, con tante spiagge, torrenti, fiumi e borghi tutti da scoprire.

Una spiaggia urbana sul Natisone, a Cividale (si trovaqui)
Storia, cultura e cucina a Cividale
Così com’è da scoprire il centro di Cividale: dall’ipogeo celtico al tempietto longobardo, dal duomo al Museo cristiano attiguo, non fermatevi un secondo. Girate come trottole per il curato centro del paese e quando poi ne avrete abbastanza, sedetevi a una delle tante osterie che punteggiano la città: un bicchiere di bianco del vicino Collio saprà rimettervi al mondo.

By MichaelXXLF - Own work, CC BY-SA 3.0
La cucina locale offre tanti piatti tipici: qui il tipico frico friulano, il piatto simbolo della regione fatto di formaggio e patate, viene spesso servito come una sorta di palla rigonfia da bucare con il coltello; in ogni ristorante non può mancare il classico salame all’aceto. Fra i dolci non perdetevi gubana e strucchi. La prima è una torta ripiena di noci, uvetta e pinoli che si usa bagnare di grappa quando viene servita, gli altri sono una sorta di dolcetti, dei ravioli dolci con all’incirca lo stesso ripieno della gubana, tipici di tutte le Valli del Natisone e della Slovenia.

Strucchi, ma anche struchi, struki, strucoli: ogni paese li chiama come preferisce
Per assaggiare i dolci migliori del luogo, soffermatevi subito al di là del Ponte del Diavolo, dalla parte del centro storico e entrate al Panificio Cattarossi, storico esercizio di Cividale. Per pranzo o per cena, dopo un bel giro del paese, prendete invece l’auto e spostatevi nella frazione di Sanguarzo: alla Frasca da Gianni troverete un ambiente caldo e ospitale, i migliori prodotti tipici in un contesto rustico e a prezzi adatti a tutte le tasche.
Panificio Cattorossi - Corso Paolino d'Aquileia 18 - Cividale del Friuli
Frasca da Gianni -Via Valli del Natisone, 60 - frazione Sanguarzo, Cividale del Friuli
Autore: Lorenzo Calamai