Ci sono minuscoli spazi densi di storia e dimenticati, in questo Paese. Angoli che meriterebbero un palcoscenico turistico migliore, ma che al tempo stesso godono di un certo fascino anche grazie al fascino della decadenza.
La Lunigiana, territorio di confine fra Toscana, Liguria ed Emilia, è colma di questo tipo di luoghi. Dimenticata dai circuiti del turismo mainstream, isolata nel suo lembo di terra, la piccola regione vive della visibilità dei suoi borghi più frequentati, ma aspetta solo di essere ulteriormente scoperta.
Se siete amanti della scoperta, amate gli ambienti acquatici e vi interessano le residue testimonianze dei tempi passati, la visita alla Chiesaccia di Fornoli sul fiume Magra fa al caso vostro.
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Quello di 'Chiesaccia di Fornoli' è ovviamente un nomignolo dato dagli abitanti del luogo alla chiesa protoromanica di Santa Maria Assunta di Groppofosco, un piccolo edificio religioso di grande eleganza situato sulla sponda in sinistra orografica del Magra, il principale fiume della Lunigiana.
Per arrivarci occorre percorrere la SS62 che risale il corso del Magra e collega Aulla (MS) e Villafranca in Lunigiana. La chiesa si trova per l'appunto in località Fornoli, una frazione di Villafranca, ma attenzione a non seguire le indicazioni per entrare nell'abitato: vi porterebbero fuori strada.
Il sentiero che arriva alla Chiesaccia
Percorrendo la statale in direzione nord, superato il km 20.5, incontrerete in corrispondenza di una curva a destra una ampia area di parcheggio utilizzata soprattutto dai camion (44.251952, 9.953472).
Entrate nell'area di parcheggio ed imboccate la stradina che si inoltra tra le fronde. L'asfalto prosegue per quasi un centinaio di metri, dopodiché potrete lasciare la vostra auto a bordo strada. Se siete in bicicletta, raccomandiamo di utilizzare una mountain bike: questo vi permetterà di proseguire fino alla chiesa, ma affrontando una parte di sterrato abbastanza accidentato.
Proseguite lungo lo sterrato che corre lungo la ferrovia fino a raggiungere alcuni orti, dove la strada curva bruscamente verso sinistra e proseguite per qualche minuto ancora fino ad incontrare un vecchio casello ferroviario lungo l'antico tracciato del treno, che ormai non passa più da qui.
Il casello ferroviario con il pannello informativo seminascosto dalla vegetazione
Il sentiero attraversa la massicciata e prosegue in un ampio prato incolto, dove sorge la Chiesaccia di Fornoli (44.255458, 9.952097).
A testimonianza della rilevanza di questo edificio, potrete scorgere un pannello informativo posto una quindicina d'anni fa, inghiottito per buona parte da arbusti e rovi, che racconta la storia della chiesa.
La Chiesaccia venne edificata tra il XII e il XIII secolo in questo particolare luogo perché si trattava di un luogo di attraversamento, via barca, del Magra. Un servizio di traghettamento da una sponda all'altra del fiume era in funzione in questo luogo dal Basso Medioevo fino agli ultimi anni dell'Ottocento.
La spiaggia sul Magra
L'edificio è stato restaurato e ricostruito diverse volte nel corso dei suoi 800 anni di vita, ma si possono notare alcuni tratti costruttivi tipicamente protoromanici, come le decorazioni a nicchie poco profonde.
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Superati i due edifici, attraversate il prato in direzione degli alberi che popolano le sponde del fiume. Potrete accedere ad una spiaggetta di levigati ciottoli bianchi in un tratto del fiume dal letto piuttosto largo, frequentato episodicamente durante l'estate ma soprattutto abitato da aironi e garze, che vengono qui in cerca di cibo.
Il letto del Magra è l'habitat ideale per i grandi uccelli fluviali
Alzando lo sguardo sulla sponda opposta è impossibile non notare la forma solida e squadrata del Castello di Lusuolo, una fortezza pressoché coeva che domina la frazione omonima, facente parte del comune di Mulazzo.
Il fiume Magra e, sullo sfondo, il Castello di Lusuolo
Il Castello di Lusuolo consentiva il controllo del fondovalle e della Via Francigena, oltre a supervisionare il guado della Chiesaccia.
La visita al caratteristico borgo di Lusuolo è un ottimo complemento all'avventurosa ricerca della chiesa di Santa Maria Assunta. Il Castello è peraltro oggi dedicato all'emigrazione massiccia che ha colpito i territori lunigianesi nel Novecento: il sabato e la domenica è aperto il Museo dell'Emigrazione della Gente di Toscana, con numerose testimonianze dall'inizio del secolo scorso.
Per chi ama il wild swimming e cerca qualche luogo naturalisticamente più incontaminato rispetto ai dintorni della Chiesaccia, con una ventina di minuti di auto si possono raggiungere le più belle spiagge d'acqua dolce della Lunigiana recensite in weBeach - Toscana. Tra cui un fiume Magra diverso, con un’acqua più chiara, un ambiente più intimo e montano.
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Per chi invece cercasse ristoro per gambe e palato, l'ideale è sedersi ai tavoli all'aperto e all'interno della Locanda all'Antico Mulino (44.290484, 9.950857), ristorante di qualità nel centro di Villafranca in Lunigiana. Sebbene sia specializzato in carni, fra tartare e tagli pregiati alla griglia, non sottovalutate i primi e in particolare gli gnudi, piccole palline di ricotta e spinaci condite con burro fuso e parmigiano.