“Beh, qui da noi il piatto forte non sono le carni che avete voi giù in Toscana” annuncia la proprietaria del ristorante con un accento a metà tra il ligure e l’emiliano, interpellata su quali siano i piatti forti del territorio.
Territorio in questione che è la Lunigiana, nominalmente ancora Toscana, eppure crocevia di culture di appartenenza franca. Una lingua di terra che si stringe fra il litorale ligure, le Alpi Apuane e i passi appenninici che portano verso Parma e Reggio Emilia.
Questa particolare collocazione fa sì che la risposta alla questione da noi posta sia rappresentata dai testaroli, uno dei formati di pasta più antichi della storia. Si tratta in pratica di una sorta di grossa crespella fatta solo di acqua e farina, tagliata in straccetti che vengono poi conditi tipicamente con il pesto. Un piatto povero ma sostanzioso, che fa la sua bella figura accompagnato da un bicchiere del rosso locale, schietto, onesto e messo troppo in ombra dalla celebrità del Vermentino di zona.
Bagnone: un itinerario per scoprirla
Un po’ la caratteristica che si ritrova in borghi splendidi come Bagnone, che ci apprestiamo a visitare dopo il pranzo. Un borgo di pietra che è una vera e propria gemma incastonata in un territorio sottovalutato come la Lunigiana.
Lasciamo la macchina in Piazza Roma, con il suo bel porticato, il bar con gli anziani del paese e la vista dal parapetto sul castello in cima alla collina. Proprio seguendo il parapetto, qui incomincia un breve sentiero che ci accompagna alla scoperta delle bellezze di Bagnone.

Scorci di un borgo costruito sul canalone del torrente
Bagnone, nel senso del torrente
Il ponte sull’omonimo torrente, di cui si ha traccia documentata fin dal XII secolo e che collegava il castello al borgo murato, ci consente di ammirare uno scorcio del paese arroccato intorno alla gola scavate dalla forza delle verdi acque di questo affluente del Magra. Un fiume fresco e dalla portata sempre abbondante, che nasce a oltre 1800 metri d’altezza dal Monte Sillara, e che poco fuori dal paese si ammansisce in profonde piscine naturali dove un bagno è d’obbligo.
Per saperne di più sulle rinfrescanti acque del Bagnone e dei torrenti di questa zona, weBeach sta concludendo la lavorazione dell’apposita guida sulla Toscana, per visitare i borghi della Lunigiana con un surplus di avventura e divertimento.

Il fiume Bagnone

Spiaggetta in un affluente del Bagnone
Il castello di Bagnone
Tornando al sentiero, intanto, ci inerpichiamo per un breve tratto in salita fino a raggiungere la frazione di Piallastra, dove siamo già immersi nella campagna e nella natura. Targhette di segnalazione indicano la via al turista, e la camminata è comoda, non richiede particolare attrezzatura.
Il sentiero volge verso sinistra, attraversando ora una zona boscosa. Oltrepassato un piccolo torrentello, si svolta a destra e si raggiunge, salendo poco ancora, il castello di Bagnone, eretto nel XIV secolo dai marchesi Malaspina, dominatori della regione fino alla metà del Quattrocento.
Da questa cittadella in pietra, tutta da visitare, si gode di una splendida vista sulla vallata sottostante. Oggi destinazione turistica secondaria, la Lunigiana che si stende ai nostri piedi è stata un tempo terra celebre. Come ricorda Dante, parlando con Corrado Malaspina nel canto ottavo del Purgatorio: "per li vostri paesi/ già mai non fui; ma dove si dimora/ per tutta Europa ch’ei non sien palesi?”

Il ponte sul Bagnone
Compiuto un giro fra il castello, la torre e la chiesa di San Niccolò si percorre la strada che porta in direzione Fivizzano e si scende poi sulla sinistra, per un comodo camminamento che riporta in paese, nei pressi del teatro e del Ponte Vecchio di Bagnone.
Cosa vedere nei dintorni
Il giro panoramico ci ha fatto scoprire bellezze naturali e storiche di questo bellissimo borgo. Un insediamento ricco di passato, se si pensa che i primi insediamenti sulle rive del torrente risalgono all’Età della Pietra, come testimonia il ritrovamento di una statua stele in zona.

Il museo delle statue stele a Pontremoli
Appassionati di preistoria? Avete voglia di una iniezione in più di cultura? Seguite il corso del Bagnone scendendo in auto dal paese fino a Villafranca di Lunigiana, dove confluisce nel Magra. Qui risalite fino a Pontremoli, dove potrete visitare l’affascinante Museo delle Statue Stele Lunigianesi, oltre a scoprire un altro splendido borgo di questo fantastico territorio.
A questo punto sognate una cena a lume di candela con vista sul fiume? Provate i Fondi: se l’entrata è affabile e ci attira in una misteriosa scalinata da sotto un portico, la sua terrazza ci farà assaporare il medioevo: il Ponte Vecchio a sinistra, in alto il castello di Bagnone e sotto di noi il fragoroso scorrere dell’acqua. Sulla sponda opposta, orti e siepi curate a picco sul fiume … what else?
Ristorante I Fondi,44.314566, 9.994673, +39 0187 429086, Via della Repubblica, 26, 54021 Bagnone (MS)
Autore: Lorenzo Calamai