Sarsina, San Vicinio - ph. Sailko con licenza CC BY-SA 4.0
Dictum sapienti sat est.
Al saggio basta una parola sola, scriveva Tito Maccio Plauto ne Il Persiano, una delle decine di commedie della produzione dell'autore latino, uno dei più rilevanti e celebri del teatro romano.
La parola sola, in questo caso, è il nome proprio della sua città natale: Sarsina, una piccola perla incastonata nella valle del Savio, perfettamente a metà strada fra due delle più belle cascate raccontate in weBeach - Emilia Romagna.

La cascata di Civorio non è distante da Sarsina
Sarsina, città storica
Fondata da popolazioni umbre e poi conquistata dai Romani, le origini di Sarsina affondano le radici in tempi antichissimi.
In epoca latina la cittadina seppe distinguersi per la propria importanza, vista la vicinanza all'importante porto di Cesena, fiorendo grazie ad attività collegate soprattutto all'artigianato del legno e alla pastorizia.
Il declino arrivò con l'indebolimento dell'impero: dal III secolo d.C. frequenti incursioni di popolazioni barbariche devastarono Sarsina. Fu però proprio in questo periodo buio che in città fu nominato il primo vescovo, Vicinio.
Sarebbe poi diventato santo e uno dei protagonisti della storia cittadina, a cui è dedicata la cattedrale nella piazza principale.
Cosa vedere a Sarsina
Proprio la cattedrale e la piazza principale di Sarsina sono uno dei motivi per cui concedersi una sosta fra un tuffo d'acqua dolce e l'altro per riposare le membra e riaccendere l'intelletto.
Piazza Plauto, dedicata al grande commediografo, porta ancora le tracce della sua origine romana: quello che oggi è il centro della città lo era anche più di duemila anni fa, lo dicono le piccole tracce, in particolare nella pavimentazione, che permettono di ricostruire come questo fosse il foro dell'insediamento.
La basilica di San Vicinio [43.918953, 12.143859] è invece un raro esempio di romanico in Italia, edificata intorno all'anno Mille sui resti di una precedenza costruzione religiosa.
Vicinio, primo vescovo della chiesa sarsinate, era solito pregare con una catena al collo che sorreggeva un macigno. L'attuale edificio conserva ancora la catena come prestigiosa reliquia del santo, e viene tutt'oggi utilizzata per benedizioni ed esorcismi.
A circa un chilometro dal centro cittadino, sul colle che sormonta Sarsina, si erge l'antico borgo di Calbano [43.922512, 12.140191], un tempo roccaforte difensiva e oggi scenografica quinta per l’Arena Plautina, il teatro contemporaneo della città, e pittoresca zona di Sarsina dove fare una passeggiata immersi nella Storia.
Sarsina e natura
Il Parco delle Marmitte dei Giganti è un percorso pedonale immerso nella natura che costeggia il corso del Rio Crocetta, uno degli affluenti del fiume Savio che scorre a Sarsina.
Le acque del Crocetta, nel corso dei secoli e dei millenni, hanno scavato il loro letto roccioso fino a dar vita alle cosiddette marmitte dei giganti, una particolare conformazione circolare dovuta all'erosione che è possibili ritrovare in rari casi in alcuni corsi d'acqua.
La mappa del Parco
Lo scorrere dei flutti conforma il letto roccioso del torrente in queste cavità di cui spesso si fatica a intravedere il fondo. Il loro nome, marmitte dei giganti, deriva proprio dal fatto che assomigliano a grossi pentoloni, che potrebbero essere utilizzate solo da creature gigantesche.
È possibile percorrere il sentiero del Parco delle Marmitte dei Gigante poco fuori dal centro di Sarsina. Ci sono vari ingressi, il più vicino al centro storico si trova in corrispondenza di un parcheggio nella parte più alta e residenziale della cittadina [43.920075, 12.139251].
Lorenzo Calamai