Il Lago di Cornino è una piccola gemma incastonata nella valle del Medio Tagliamento, in Friuli, in una alcova scavata ai piedi di una montagna poco distante dallo scorrere del fiume.
Un luogo incantato e un po' nascosto, in un territorio non invaso dal turismo mainstream che conserva un legame profondo con la natura.
Si tratta di un piccolissimo specchio d'acqua dal colore spettacolare, tanto da risultare quasi irreale a chi vi si affaccia per la sua incredibile trasparenza. Il lago non ha né immissari né emissari, ma ricambia continuamente le proprie acque grazie a falde sotterranee che gli consentono di mantenere una costante bassa temperatura e una grande purezza.
Il Lago di Cornino arriva a essere profondo 8 metri, ma la balneazione è vietata. Si trova infatti all'interno di una Riserva Naturale all'interno della quale viene intrapreso un progetto di conservazione del grifone, un grosso rapace della famiglia degli avvoltoi.
I grifoni
Con il nome scentifico di gyps fulvus si identificano gli uccelli comunemente chiamati grifoni, che niente ha a che vedere con l'animale mitologico dotato di corpo di leone e testa d'aquila.
La similitudine sta nel fatto che questo grande volatile, dall'apertura alare superiore ai due metri, ha la testa coperta solo da un corto piumino bianco, mentre il corpo possiede lunghe penne brune.
Il grifone era quasi scomparso dai cieli italiani, sostanzialmente estinto su tutto il territorio nazionale ad eccezione della Sardegna a causa dell'azione dell'uomo e della crescente assenza di carogne, delle quali si ciba.
Dagli anni Ottanta in poi si è proceduto ad una lenta reintroduzione del grifone, avvenuta con successo in Sicilia, Calabria e soprattutto in Friuli, dove la Riserva naturale del Lago di Cornino è l'unica ad essere in netta crescita come numero di esemplari.
Nel 2020, infatti, 44 nuovi grifoni sono entrati a far parte dell'areale, un vero e proprio record di nidificazione. Arrivati al lago, alzate la testa verso il colle che lo sovrasta: intorno alla cima vedrete volteggiare decine di grifoni di questa grande colonia.
Come arrivare
Per raggiungere il Lago di Cornino, risalite il corso del Tagliamento fino a San Daniele del Friuli, patria del celebre prosciutto.
Attraversate quindi il fiume passando per il ponte di Cimano e raggiungete la frazione di Cornino. Qui vi si para davanti un bivio: proseguite a destra seguendo le indicazioni per Trasaghis, Gemona e Tolmezzo.
Proseguite per circa un km lungo la SP22. Subito prima di uscire dall'abitato di Cornino, parcheggiate sulla destra in un apposito spiazzo asfaltato (46.225976, 13.019476) dal quale prende le mosse un lungo pontile in legno, sentiero pedonale che vi porterà all'ingresso del Centro Visite della Riserva.
Il Centro Visite
Il Centro Visite rappresenta l'ingresso ad un piccolo parco naturale al cui interno potrete visitare alcune voliere contenenti rapaci che al momento non potrebbero sopravvivere in natura, un museo tematico dedicato al Progetto Grifone di reinserimento dei volatili e un punto di alimentazione dove gli esemplari liberi vengono a nutrirsi.
Oltre al percorso all’interno del Centro Visite, la cosa migliore da fare è passeggiare lungo il sentiero che costeggia le rive del Lago di Cornino, godendo di una vera e propria immersione nella natura e della bellezza del lago stesso. Il giro del lago dura circa 40 minuti, è pianeggiante e lungo meno di 2 km.
La visita al Centro Visite e ai territori della Riserva è libera e gratuita, con la possibilità di prenotare attività guidate (a pagamento) per famiglie e gruppi.
Dal 1 maggio 2021 la Riserva ha ripreso le sue regolari attività ed è ora aperta al pubblico tutti i giorni, al mattino dalle 9 alle 13 e in fascia pomeridiana dalle 14 alle 18.
Il Lago di Cornino si trova a pochi chilometri dalle splendide spiagge di fiume delle valli del Tagliamento raccontate in weBeach - Friuli e Isonzo e rappresenta una perfetta attività complementare a una bella giornata d'acqua dolce per grandi e piccini.
Lorenzo Calamai