La Slovenia, una destinazione inaspettatamente ricca di sorprese, ci offre una delle aree naturali meglio tutelate e preservate a livello europeo, dove le Alpi Giulie ed il fiume creano un mix esplosivo per chi ama la natura, l’outdoor, e le vacanze sportive: la Valle dell’Isonzo.
Attorno a questo splendido fiume è nato un movimento sportivo scoppiettante: camioncini che sfrecciano su e giù per la valle carichi di kayak, autostoppisti smaniosi di tornare a monte per rituffarsi nelle rapide del fiume.

Canoe e spiagge dell'Isonzo
Bici di tutte le categorie percorrono strade, sterrati, sentieri e anche ponticelli alla Indiana Jones.

La fauna ciclistica è completa, dai mountain bikers 2.0 alle famiglie. Genitori giovani dentro pedalano come risciò impazziti, piazzando i loro bimbi un po’ ovunque, rimorchi posteriori, anteriori e seggiolini sono diffusissimi.
Tantissimi inoltre gli amanti del paracadutismo, e tantissime le piste di atterraggio per questi girovaghi del cielo.
L’endorfina pervade decisamente l’aria della valle ed il dress code ufficiale è l'attrezzatura sportiva tecnica di ultimissima generazione, leggera e performante, colorata al punto giusto.
Scuole ed agenzie dedicate agli sport fluviali e non sorgono come funghi lungo tutta la valle, anche se forse il centro più cool e sfacciatamente sportivo è Bovec: qui negozi sportivi, ostelli e localini si contendono un’eterogenea giungla di free-riders diurni e notturni.
Consiglio: lasciatevi sedare dal mormorio dell’acqua e addormentatevi a bordo fiume … vivetevi questa splendida valle in campeggio! Ve ne sono tantissimi e tutti sul fiume … noi lo abbiamo fatto, ecco la nostra tenda “vista mare” ;)

A noi girovaghi di weBeach questo splendido paese ci ha cullato per due estati consecutive, ispirandoci questa guida appassionata!
La Soča (Isonzo in sloveno) Valley è attivissima anche in inverno con i comprensori sciistici di Kranjska Gora e Bovec (collegato al comprensorio italiano di Sella Nevea in Friuli). Quest’ultimo (comprensorio del Kanin) è aperto anche d’estate: da Bovec prendendo un paio di impianti potete arrivare sopra i 2000 metri e concedervi splendidi panorami carsici sulle alpi giulie a cavallo tra Slovenia e Italia.

Guardando l’attitudine della gente, le loro uniformi di ultimissima generazione, la birra che scorre con generosità, sembra di stare più in nord europa che sulle alpi, ed in effetti tanti tedeschi, inglesi e scandinavi frequentano la valle, ma se si da un occhio alle targhe, sono tantissimi anche gli sloveni che hanno sposato la valle e la sua tradizione sportiva.
Siamo di fronte ad una delle aree naturali meglio tutelate e preservate a livello europeo: pulizia e ordine saltano all’occhio, paesi e villaggi si sono sviluppati nel rispetto della natura, mantenendo le tradizionali strutture di questa valle - caratterizzate da un’architettura tirolese sapientemente reinterpretata - e combinandole con poche moderne costruzioni ben ambientate al contesto. Il comunismo, con i suoi cuboni di cemento, sembra non essere mai passato di qua.

Architettura alpina slovena
La Slovenia non è forse rinomata per le tradizioni culinarie, ma provate la trota, specialità nazionale mediamente ottima, le zuppe, solitamente una garanzia (ottime anche quelle ai funghi), e la palačinka, la crêpe slovena.
La Valle dell’Isonzo ha ospitato memorabili battaglie della prima guerra mondiale, i cui cimeli troverete non solo nei musei (vale certamente una visita quello di Caporetto, dedicato alla storica disfatta italiana), ma anche negli itinerari suggeriti dalla guida: camminando per gli splendidi boschi della valle, non è difficile imbattersi in trincee e gallerie utilizzate dagli schieramenti dell’epoca.
Ma concentriamoci sul fiume: ancorché la cornice di questo meraviglioso corso d’acqua sia alpina, qui davvero si ha talvolta l’impressione di essere in un’isola tropicale.
Il bianco domina ed è forse l’elemento che, abbassando lo sguardo a terra, ci teletrasporta dalle alpi alle Maldive: la ghiaia è bianca, la sabbia bianchissima e un po’ grezza. Di conseguenza l’acqua è super cristallina, chiarissima, turchese. Nessun altro fiume acceca la vista più di questo. Le piscine naturali dell’Isonzo ricordano quelle artificiali, solo per il colore dell’acqua naturalmente, ma incredibilmente più vivo, brillante, vero.

Spiaggia della Laguna Blu, Fiume Isonzo
Certo la temperatura dell’Isonzo è sfidante, ma i suoi colori vi faranno scordare l’acqua fredda. Le persone arrivano in spiaggia timide a inizio giornata, ma finiscono per tuffarsi con passione da scogli, ponti e chi più ne ha più ne metta, gentil sesso compreso …
Donne! Temperatura ideale per riattivare la circolazione in pochi secondi … Mia moglie ha apprezzato!!

Spiaggia Energia, Fiume Isonzo
La rigogliosissima vegetazione ci conferma la ricchezza d’acqua di cui gode questa valle. Tutta quest’acqua termina il suo cammino nell’Isonzo, ma non prima di aver irrorato la valle attraverso un fitto reticolo di percorsi, proprio come un apparato circolatorio che da vita ad un corpo umano. Cascate di tutti i tipi e dimensioni arricchiscono i paesaggi mozzafiato di questa valle meravigliosa.
Non perdetevi la magica Cascata kozjak,insolita e pittoresca cascata, una delle più belle della Slovenia, incastonata in un suggestivo anfiteatro roccioso, raggiungibile con una facile passeggiata di circa 20 minuti che costeggia il Kozjak, parte del più ampio Itinerario Storico di Caporetto. Questo percorso offre piccole deviazioni per una serie di interessanti cimeli della prima guerra mondiale: teletrasportatevi nel ‘15-’18 percorrendo trincee e gallerie, veri e propri cunicoli utilizzati dai soldati dell’epoca ed ancora in piedi.
Se siete in vena di strategie militari, non perdetevi l’interessante plastico che ricostruisce gli opposti schieramenti che qui lottarono durante la prima guerra mondiale: si trova a Čezsoča coperta da una struttura in legno aperta.

Cascata kozjak
Ben visibile anche dalla strada è lamaestosa cascata Boka, la più possente della Slovenia e quella con la maggiore portata d’acqua, alta 144 metri e larga 18. Le acque della sorgente carsica che si accumulano sulle montagne della catena del Kanin, cadono liberamente per 106 m e immediatamente dopo spariscono per altri 30 m in profondità.
In primavera e in autunno il flusso della cascata Boka raggiunge anche i 100 m³/s.

Tutti gli itinerari descritti, così come tutte le spiagge ritratte in questo post, sono parte di weBeach - Friuli e Isonzo, appassionata guida pratica con 45 spiagge nascoste e tutte le indicazioni per raggiungerle (mappe, coordinate geografiche interattive, descrizione del sentiero e della spiaggia, foto, etc), nonché trattorie, agriturismi e attrazioni in zona, buon fiume!